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Al SANIT presentate le proposte dal mondo della cooperazione e della mutualità per riformare il modello di welfare.

 

Al SANIT Forum Internazionale della Salute (12-15 giugno Roma) presentate le proposte dal mondo della cooperazione  e della mutualità per riformare il modello di welfare.
L’integrazione socio sanitaria proposta dalle Cooperative di Medici, dalle Cooperative Sanitarie e Sociali e dalle Mutue è essenziale per assicurare equità e assistenza a tutti i cittadini, indipendentemente dal reddito.
È una scelta obbligata dal momento che l’Ecofin ha indicato il 2050 come data entro la quale la copertura assistenziale pubblica dovrà progressivamente scendere dall’attuale 75% al 50%, lasciando al finanziamento privato il restante 50%.
L’azione della cooperazione è sussidiaria a quella dello Stato. Lo è per radicamento territoriale, per partecipazione, per democrazia, per attenzione alla persona. Occorre scongiurare quanto sta succedendo in Spagna, dove si è giunti alla chiusura del Sistema Sanitario Nazionale.
Si propone un modello di gestione di servizi integrativo al sistema pubblico tale da garantire l’accesso a servizi di qualità e a costi sostenibili fuori dall’ospedale e fino al domicilio - ha affermato Giuseppe Milanese, presidente di FederazioneSanità - Confcooperative nel corso del convegno assembleare “Sistemi di assistenza primaria. Una combinazione a favore del cittadino” organizzato nell’ambito del SANIT a Roma.
Il network realizzato dalla cooperazione sociosanitaria che ha messo in rete gli specialisti della salute medici, infermieri, fisioterapisti, farmacisti rappresenta un’avanguardia.
Il futuro sarà rappresentato, sempre più dal coinvolgimento degli assistiti in logiche di mercato sociale di cui essi stessi possono essere parte attiva grazie al modello cooperativo.

 
 

Placido Putzolu Presidente della Fimiv (Federazione Italiana della Mutualità) ha esposto il ruolo delle mutue che è quello di mettere in atto strategie di coinvolgimento della comunità, che consentano di allargare la base associativa e di conseguire un rapporto contributi/erogazioni sostenibile per affrontare le nuove sfide della copertura della spesa sanitaria crescente.
Negli ultimi anni le società di mutuo soccorso che svolgono attività sanitaria e socioassistenziale (mutue sanitarie) sono cresciute per numero di associati, per servizi innovativi offerti, per contributi raccolti, fornendo tutele e sussidi e mettendo a disposizione degli associati una rete di strutture sanitarie e sociali qualificate convenzionate a tariffe agevolate, alla quale possono accedere i soci ed i loro familiari.
L’integrazione al SSN che la mutualità offre si misura con la capacità di compensare i costi di compartecipazione alla spesa sanitaria (ticket) che il servizio pubblico pone a carico dei cittadini oppure gli oneri per l’accesso alla libera professione intramuraria e a prestazioni e servizi esclusi dai LEA, oltre  che della spesa privata.
Rispetto alle politiche territoriali l’integrazione sociosanitaria è un processo di avvicinamento e supporto reciproco tra servizi sociali e sanitari finalizzato ad una maggiore efficacia dell’assistenza verso il malato, soprattutto a livello domiciliare. In questo ambito il supporto economico offerto dalla mutualità ai soci, può favorire il processo di integrazione proficua dei servizi assistenziali a domicilio (quali quelli offerti dalla cooperazione sociale) e garantire una protezione efficace, ad esempio, nella postacuzie