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PRIVATI

  • Codice identitario delle Società di Mutuo Soccorso
 

Mutue lavatrici? No, grazie!

 
 
 

18 aprile 2015

La Giornata Nazionale della Mutualità
, organizzata dalla Federazione Italiana Mutualità Integrativa Volontaria (Fimiv), giunta alla quinta edizione, sbarca a Venezia per rafforzare l’immagine e la conoscenza della realtà del mutuo soccorso nell’opinione pubblica.

La manifestazione di quest’anno - che si avvale del patrocinio del Consiglio Regionale del Veneto e dell’apporto organizzativo del Coordinamento Societa di mutuo soccorso/Soms del Veneto - Crevesmus - è incentrata su tre temi portanti:
1. Principi, valori, elementi distintivi che le Società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv sono tenute a rispettare.
2. Presentazione della nuova pubblicazione (Ed. Il Mulino 2015) sulle Societa di Mutuo Soccorso sanitariecurata da Stefano Maggi e Carlo De Pietro.
3. Presentazione del Master universitario MutuaSI (Mutualità e sanità integrativa) previsto presso l’Università di Siena per il prossimo anno accademico.

 

PRESENTAZIONE DEL “CODICE IDENTITARIO DELLE SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO”

“La Federazione Italiana della Mutualità (Fimiv) opera per preservare l’identità delle società di mutuo soccorso”, così afferma il documento politico approvato dall’ultimo Congresso nazionale Fimiv del 3-4 aprile 2014. La titolazione dei tre capitoli da cui il documento Congressuale e composto (Noi con una identità di settore, Noi dentro una normativa che ci riguarda, Noi portatori di una visione di sistema) ha voluto esprimere, in quella sede, attraverso il pronome personale soggetto “Noi”, il tratto che distingue le società di mutuo soccorso: un insieme unitario di soggetti determinati ad affermare se stessi.
Da questa impostazione condivisa dal Congresso discende il Codice identitario delle società di mutuo soccorso. Non un documento programmatico-progettuale, non una manifestazione di intenti o di auspici, bensì la codificazione di principi, valori, elementi distintivi derivati dalle esperienze e dalle norme giuridiche, in una parola le regole, che le società di mutuo soccorso aderenti alla Federazione sono tenute a rispettare.
Dare sistematicità alle regole di derivazione sia normativa che valoriale significa affermarne con chiarezza il carattere vincolante e imprescindibile per le società di mutuo soccorso nel compimento del ruolo sociale ed economico che esse svolgono nel nostro paese.
L’etica comportamentale che si genera dal rispetto delle regole condivise e un patrimonio identitario la cui forza non risiede tanto nella capacità sanzionatoria quanto nella reciprocità del vantaggio che ne deriva in termini di fiducia relazionale e di sicurezza sociale.
Per questo si è voluto dedicare un punto del Codice specificatamente al contrasto alle mutue irregolari o spurie, cioè quelle mutue che nascono come strumenti finalizzati al mero conseguimento di benefici fiscali per soggetti di profitto e non corrispondono, nell’interesse generale, a quel comportamento etico che noi riconosciamo peculiare e proprio delle società di mutuo soccorso.
La Federazione non ha l’autorità di sanzionare, ma ad essa riconosciamo l’autorevolezza per vigilare ed evidenziare le irregolarità, anche escludendo dal contesto della mutualità volontaria le società che, irresponsabilmente, non rispettano il nostro codice.
Il modello gestionale mutualistico si muove su tre cardini: la massimizzazione del valore delle risorse disponibili, l’esclusione della remunerazione del capitale, l’assenza di trasferimento del rischio.
Ma il loro presupposto sono i principi per i quali le società di mutuo soccorso sono sussidiarie al servizio pubblico: l’assenza di lucro, il perseguimento dell’interesse generale proiettato anche verso le generazioni future, l’apertura alla collettività, la centralità del socio, il rispetto della dignità umana, la durata dell’assistenza per tutta la vita, la responsabilità individuale e collettiva, la partecipazione e la trasparenza, la difesa del diritto costituzionale alla salute in un’ottica di integrazione al SSN e di collaborazione con le istituzioni a tutti i livelli, al fine di mantenere e accrescere la buona qualità della vita per tutti i cittadini.
Nel nostro paese e in atto una trasformazione epocale del sistema di welfare, anche se talvolta se ne avverte una insufficiente consapevolezza. Le società di mutuo soccorso vogliono essere attori di questa trasformazione: avere un’identità propria riconoscibile e perciò elemento sostanziale. Ma noi abbiamo un’ambizione in più, quella di essere attori protagonisti del cambiamento.
Per questo non basta delineare i tratti oggettivi che identificano le società di mutuo soccorso, occorre anche dargli vita e carattere con la passione e la determinazione che viene dalle persone di cui le società sono fatte.
(A cura di Loredana Vergassola, coordinatrice del gruppo di lavoro Fimiv)

 
 

IL MANIFESTO della DISTINTIVITÀ SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO

1.    NATURA NON PROFIT
Non deve essere perseguito scopo di lucro da dividere tra i soci né tantomeno tra gli amministratori.  Deve essere invece previsto un margine mutualistico per far fronte a eventuali maggiori oneri futuri (prudenza e previdenza gestionale) e per patrimonializzare la mutua in maniera da consolidare un fondo riserve da tramandare alle generazioni future.

2.    PRINCIPIO DELLA PORTA APERTA
Non devono essere attuate politiche di discriminazione delle persone assistite per motivazioni soggettive e individuali.
Possono invece essere applicate delle regole generali ed astratte per garantire la sostenibilità della Mutua (quali ad es. il limite di età di ingresso per la prima iscrizione, l’eventuale esclusione parziale o totale della copertura di patologie preesistenti che possano dare luogo a spese sanitarie particolarmente onerose o favorire un’adesione alla sms esclusivamente dettata dall’opportunismo).

3.    NO DIRITTO DI RECESSO
La mission di una società di mutuo soccorso è di garantire assistenza ai propri associati/assistiti senza poter venire mai meno alla propria funzione assistenziale. La SMS non può mai esercitare il diritto di recedere dal rapporto associativo o negare l’assistenza ai propri assistiti anche quando diventano anziani o malati anche in forma cronica o senza possibilità di recupero, o prevedere aumenti contributi ad personam (secondo il principio assicurativo bonus/malus) che di fatto rappresentano una forma mascherata di recesso.

4.    ASSISTENZA PER TUTTA LA VITA
La mission di una società di mutuo soccorso è anche quella di garantire assistenza ai propri assistiti per tutta la durata della loro vita.  Le SMS che prevedono un limite di età per usufruire dell’assistenza socio-sanitaria non interpretano lo spirito della mutualità. Ovviamente vanno individuati i contrappesi gestionali per garantire la sostenibilità nel tempo.

5.    GESTIONE AUTONOMA E NON DELEGATA A SOGGETTO/IMPRESA PROFIT
È indispensabile che la SMS attraverso i propri Organi (Assemblea dei Soci, Consiglio di Amministrazione) elabori le coperture e le prestazioni socio sanitarie da erogare e la misura dei contributi necessari a garantirle.  Analogamente è necessario che mantenga il rapporto diretto con i propri associati/assistiti sia nella raccolta contributiva, sia nell’erogazione delle prestazioni sia in forma indiretta/rimborsuale, sia eventualmente in forma diretta attraverso la rete delle strutture socio-sanitarie convenzionate. L’eventuale ricorso a servizi offerti da soggetti profit (società di servizio, imprese di assicurazione) deve essere solo strumentale e sussidiario alla gestione mutualistica che deve restare una funzione autonoma e sovrana della SMS.

6.   MUTUALITÀ MEDIATA SOLO CON ALTRA SMS
Nell’ipotesi che una SMS o perché di nuova costituzione o perché comunque non ancora sufficientemente strutturata non sia in grado di attivare una gestione mutualistica autonoma, può avvalersi dell’istituto della mutualità mediata da attivarsi con altra SMS. In questo caso una SMS può diventare socia di una SMS di maggiore dimensione o esperienza e ottenere da questa tanto il know how su coperture e prestazioni socio-sanitarie da offrire ai propri soci, tanto la garanzia delle prestazioni e coperture direttamente ai propri assistiti.  

7.    PARTECIPAZIONE ASSISTITI
Deve essere prevista la partecipazione dei soci alle scelte strategiche della sms attraverso anche il criterio della rappresentanza.
Anche gli iscritti tramite convenzione collettiva aziendale eventualmente inseriti nei fondi sanitari interni alle SMS, le altre SMS e gli altri Fondi che siano divenuti soci della SMS devono poter partecipare alla vita sociale della società attraverso i loro delegati secondo le regole della mutualità mediata.                                                                                           

8.    NO ALLA ETERODIREZIONE DELLA SMS E CONTRASTO ALLE MUTUE SPURIE
Al di fuori dell’ipotesi della mutualità mediata con altra SMS, una SMS non deve essere un mero strumento utilizzato o creato da soggetti profit per ottenere benefici fiscali o vantare di perseguire finalità d’interesse generale sulla base del principio costituzionale di sussidiarietà.
Una SMS non deve prestarsi a svolgere in forma mascherata attività commerciale di promozione di prodotti assicurativi.